La nube tossica radioattiva si alza da Fukushima e si espande nel pacifico. Il governo giapponese insiste nel dire che la crisi è domabile e da un livello d'allarme pari a 4 su una scala da 0 a 7 mentre la agenzia nucleare francese ritiene che ormai i reattori, specialmente il 2, della centrale non sono più a tenuta stagna per cui la fusione è in atto e le perdite di radioattività sono intense e drammaticamente letali. Nella loro continua negazione della tragedia gli alti esponenti della politica giapponese stanno mettendo a repentaglio, non solo la vita dei giapponesi, ma anche le condizioni sanitarie di tutti gli esseri viventi. Il reattore 4, che al momento del sisma era fermo per manutenzione, è esploso poche ore fa. Gli esperti nipponici dicono si tratti di un accumulo di idrogneo e che l'esplosione non influisca sulle perdite di radoiattività ma al tempo stesso non si possono verificare i livelli di acqua per il raffrddamento del nocciolo.
L'onda anomala provocata dal terremoto ha cancellato la vita ha un numero di persone ancora non ben definito ma si suppone che sia molto più alto delle cifre rilasciate. Questo grande terremoto era prevedibile, secondo molti geologi giapponesi, ed atteso in Giappone, nonostante questo non si è fatto niente per modernizzare e mettere in sicurezza le centrali nucleari ormai pluridecennali.
Il Giappone è il paese con il più alto rapporto debito/PIL al mondo, il 218% nel 2010, contro il 118% dell’Italia. Poco prima del disastro, la politica nipponica stava varando un piano per mettere un freno all'aumento esponenziale del debito. La finanza mondiale crede che, quella capitata al Giappone, sia un colpo di grazia dal quale non ci si possa rialzare. Tutti si aspettano una bancarotta e ce la corsa alla vendita delle azioni che hanno devastato la Borsa Giapponese: un ribasso mai registrato nella storia.
Cosa comporterà la distruzione finanziaria del Giappone?
Il Giappone si troverà fuori per molto tempo dalla competizione sul mercato mondiale. Non avrà più fondi per investire sia all'estero che nel proprio paese. Si creeranno disparità nei rapporti diplomatici, politici e commerciali con tutte le nazioni, specialmente le più vicine.
La Cina ha subito annunciato di non voler rallentare il proprio programma nucleare. Anzi. «Impareremo da questa tragedia», dicono a Pechino, dove possono già contare su 13 reattori nucleari. I due paesi sono avvinti l’uno all’altro da tensioni secolari, ma sono anche legati dal rapporti commerciali sempre più stretti. Come pensate possa svilupparsi questo sempre più stretto legame? Il Giappone verrà assorbito quasi interamente dal gigante cinese?
In molti settori il Giappone dovrà accrescere le proprie importazioni dalla Cina, per rimpiazzare le produzioni distrutte dal sisma e lo farà togliendo fondi investiti in europa ed in USA andando a creare una crisi economica in queste aree, già flagellate da una crisi che è difficile buttarsi dietro le spalle. La Cina incomincerà a comprare titoli di stato giapponesi finché le isole nipponiche non diverranno feudi cinesi.
L'onda anomala provocata dal terremoto ha cancellato la vita ha un numero di persone ancora non ben definito ma si suppone che sia molto più alto delle cifre rilasciate. Questo grande terremoto era prevedibile, secondo molti geologi giapponesi, ed atteso in Giappone, nonostante questo non si è fatto niente per modernizzare e mettere in sicurezza le centrali nucleari ormai pluridecennali.
Il Giappone è il paese con il più alto rapporto debito/PIL al mondo, il 218% nel 2010, contro il 118% dell’Italia. Poco prima del disastro, la politica nipponica stava varando un piano per mettere un freno all'aumento esponenziale del debito. La finanza mondiale crede che, quella capitata al Giappone, sia un colpo di grazia dal quale non ci si possa rialzare. Tutti si aspettano una bancarotta e ce la corsa alla vendita delle azioni che hanno devastato la Borsa Giapponese: un ribasso mai registrato nella storia.
Cosa comporterà la distruzione finanziaria del Giappone?
Il Giappone si troverà fuori per molto tempo dalla competizione sul mercato mondiale. Non avrà più fondi per investire sia all'estero che nel proprio paese. Si creeranno disparità nei rapporti diplomatici, politici e commerciali con tutte le nazioni, specialmente le più vicine.
La Cina ha subito annunciato di non voler rallentare il proprio programma nucleare. Anzi. «Impareremo da questa tragedia», dicono a Pechino, dove possono già contare su 13 reattori nucleari. I due paesi sono avvinti l’uno all’altro da tensioni secolari, ma sono anche legati dal rapporti commerciali sempre più stretti. Come pensate possa svilupparsi questo sempre più stretto legame? Il Giappone verrà assorbito quasi interamente dal gigante cinese?
In molti settori il Giappone dovrà accrescere le proprie importazioni dalla Cina, per rimpiazzare le produzioni distrutte dal sisma e lo farà togliendo fondi investiti in europa ed in USA andando a creare una crisi economica in queste aree, già flagellate da una crisi che è difficile buttarsi dietro le spalle. La Cina incomincerà a comprare titoli di stato giapponesi finché le isole nipponiche non diverranno feudi cinesi.
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