Enterprise 2.0: anatomia di una rivoluzione social driven

Lo abbiamo detto più volte ed è stato ribadito con forza in questo blog: l’Enterprise 2.0 non è riconducibile a una mera applicazione di nuove tecnologie, non si tratta di una innovazione Technology Push, spinta dalle tecnologie. Ma i risultati delle nostre analisi ci dicono che non si tratta nemmeno di un cambiamento Demand Pull, tirato dalla domanda, da un’esplicita consapevolezza da parte delle organizzazione di opportunità e vantaggi, consapevolezza che, come abbiamo visto, oggi c’è solo in parte.

Possiamo piuttosto definirla una trasformazione “Social Driven”. Ciò che davvero traina il fenomeno è una “mutazione” nelle caratteristiche degli utenti, nella loro modalità di interagire tra loro e con le tecnologie, nei loro stessi bisogni.




Questi bisogni emergenti delle persone a cui le imprese cercano di dare risposta attraverso l’Enterprise 2.0 sono fondamentalmente sei:


Social Networking: le persone hanno sempre più bisogno di sviluppare e mantenere quella rete di relazioni che rappresenta un asset sempre più importante per la loro efficacia professionale. Attraverso strumenti ed approcci Enterprise 2.0, la tecnologia supporta la creazione e gestione di relazioni, permettendo di rintracciare e contattare colleghi ed esperti dentro e fuori l’organizzazione; abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 21% dei casi analizzati.
Conoscenza in Rete: per non rischiare che le proprie conoscenze e competenze siano presto “superate” gli individui devono avere la possibilità di costruirsi una propria rete di accesso a conoscenze e informazioni accedendo a fonti diverse sia a livello esplicito - attraverso sistemi di document management, Business Intelligence, videosharing, RSS - che tacito – con strumenti che favoriscono l’interazione fra esperti come forum, sondaggi, blog, folksonomie, wiki; abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 30% dei casi.
Collaborazione Emergente: le persone hanno bisogno di creare ambienti di collaborazione in modo veloce e flessibile, anche al di fuori dagli schemi organizzativi formali. Le tecnologie Enterprise 2.0 danno questo potere agli individui, fornendo possibilità di interazione sempre più ricche e veloci sia di natura sincrona - chat, istant messaging, videoconferenza - che asincrona - condivisione agende, condivisione e co-editing di documenti di lavoro, invio SMS; Abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 30% dei casi.
Riconfigurabilità Adattativa: le persone hanno bisogno di riconfigurare velocemente i propri processi e le proprie attività. Tecnologie come SOA, BPM, Mash up, SaaS, RIA, riescono a dare alle imprese, e in alcuni casi agli stessi individui, strumenti per ridefinire ed adattare i processi con una dinamicità, flessibilità e personalizzazione difficilmente ottenibili con le tecnologie tradizionali; abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 20% dei casi.
Global Mobility: le persone vivono una parte sempre più importante del proprio tempo lontano dalla propria postazione di lavoro e spesso in condizione di mobilità. Le nuove tecnologie danno loro la possibilità di connettersi ovunque e in ogni momento della giornata alla propria rete di strumenti, rendendo così spazi e orari di lavoro più flessibili; abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 25% dei casi.
Appartenenza Aperta: le persone si sentono, e nei fatti sono, sempre più “appartenenti” a reti dinamiche allargate piuttosto che a una singola organizzazione; attraverso le tecnologie Enterprise 2.0, è possibile dar loro accesso sicuro e selettivo a informazioni, strumenti e relazioni che travalicano la propria impresa, interagendo in modo sempre più ricco ed efficace con fornitori, consulenti, partner, clienti ed altri attori appartenenti al proprio network. Abbiamo trovato questo tipo di strumenti presenti nel 13% dei casi.




Prima ancora che da una analisi del ROI e delle potenzialità delle tecnologie, la decisione di un’organizzazione di passare all’Enterprise 2.0 deve partire da una presa d’atto di questi nuovi bisogni delle persone e di come questi non possano più essere “confinati” all’interno dell’organizzazione tradizionale.

da Osservatorio.Net

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