Le nuove tecnologie sono diventate un fenomeno di massa che coinvolge la maggior parte della popolazione. Mobile, Smartphone e Social sono parole che tutti cominciamo a conoscere: a Novembre del 2011 circa il 70% della popolazione italiana era connessa ad internet e di questi circa 93% è anche presente sui Social Network. Nel 2011 la penetrazione degli smartphone in Italia supera il 30% e raggiunge i 25 milioni di dispositivi con una crescita di circa il 52% rispetto al 2010. Dei possessori di smartphone la percentuale che utilizza servizi di geolocalizzazione ( LBS – Location Based Services ) è assolutamente crescente.
La geolocalizzazione, ossia l’identificazione della posizione geografica nel mondo reale di un dato oggetto, è presente nella vita quotidiana ed il concetto di CheckIn, l’azione che permette ad un utente la condivisione di un istante, è sempre più integrata nei servizi utilizzabili da Mobile. Se si vogliono analizzare i motivi di crescita dei sistemi di geolocalizzazione, a mio avviso i tre fattori determinanti sono stati tecnologia, dati e mercato delle app. In particolare:
Negli ultimi tempi mi è capitato spesso di confrontarmi con varie startup che stanno implementando sistemi di geolocalizzazione, e mi sono accorto che l’attenzione è soprattutto focalizzata sugli effetti “social” derivanti dalla condivisione di una posizione e molto meno sull’importanza analitica e strategica dello studio di quel dato. Durante il corso che ho tenuto in Digital Accademia e durante il Master di MakeItSo, ho approfondito questo tema analizzando il valore del “CheckIn” per le aziende e per il business, cercando di andare oltre l’effetto della diffusione e della condivisione sociale.
Prima di tutto ho individuato le varie componenti del checkIn e la tipologia di opportunità che queste nascondono in se, oltre alla semplice latitudine e longitudine:
Sono stati poi individuati i modelli su cui basare la propria piattaforma di Location based Service:
La geolocalizzazione, ossia l’identificazione della posizione geografica nel mondo reale di un dato oggetto, è presente nella vita quotidiana ed il concetto di CheckIn, l’azione che permette ad un utente la condivisione di un istante, è sempre più integrata nei servizi utilizzabili da Mobile. Se si vogliono analizzare i motivi di crescita dei sistemi di geolocalizzazione, a mio avviso i tre fattori determinanti sono stati tecnologia, dati e mercato delle app. In particolare:
- l’aumento della precisione dei dispositivi è passata nel giro di pochi anni da 100/5000 metri a 5/20 metri ed il tempo di allineamento della rilevazione è passato da 10 secondi a 1 secondo, generando un abbattimento dei costi e la possibilità di informazioni praticamente in realtime;
- l’adozione e lo sviluppo delle tecnologie preinstallate negli smartphone ha reso le funzionalità di geolocalizzazione disponibili a tutti;
- la disponibilità della connettività da mobile ha permesso a più persone di iniziare ad interaggire maggiormente con piattaforme, social e applicazioni;
- l’ecosistema delle app, gli store e le API hanno generato e accelerato lo sviluppo di applicazioni per i dispositivi, la possibilità di integrare dati e generare opportunità di business.
Negli ultimi tempi mi è capitato spesso di confrontarmi con varie startup che stanno implementando sistemi di geolocalizzazione, e mi sono accorto che l’attenzione è soprattutto focalizzata sugli effetti “social” derivanti dalla condivisione di una posizione e molto meno sull’importanza analitica e strategica dello studio di quel dato. Durante il corso che ho tenuto in Digital Accademia e durante il Master di MakeItSo, ho approfondito questo tema analizzando il valore del “CheckIn” per le aziende e per il business, cercando di andare oltre l’effetto della diffusione e della condivisione sociale.
Prima di tutto ho individuato le varie componenti del checkIn e la tipologia di opportunità che queste nascondono in se, oltre alla semplice latitudine e longitudine:
Sono stati poi individuati i modelli su cui basare la propria piattaforma di Location based Service:
Ed infine, ho mostrato tutte le fasi che danno valore al dato, sia per l’utente, sia per la piattaforma, sia per le aziende partner o per la stessa azienda, in chiave strategica:
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