La settimana più fredda degli ultimi ventisette anni. Un'ondata di aria gelida siberiana ha investito la nostra penisola in questi giorni e continuerà anche nella prossima settimana, spostandosi al sud. Neve, gelo, freddo che in Ucraina ha provocato la morte di decine di persone per assideramento. Giovedì notte, a Milano, un barbone ha perso la vita, ucciso dalla colonnina di mercurio che è scesa abbondantemente sotto lo zero. E la rete di trasporti, quella ferroviaria in primis, è in ginocchio.
La Regione Liguria denuncia le Fs per non essere state capaci di gestire una "preannunciata" emergenza, e in effetti le giornate di mercoledì e giovedì sono state una vera "via crucis" per migliaia di pendolari su tutta la rete nazionale. Il caso più eclatante l'Intercity 615 Bologna-Taranto, con a bordo oltre 600 passeggeri, rimasto bloccato nella campagna tra Cesena e Forlì, a Villa Selva. Ore e ore al gelo prima che la Protezione Civile, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato, organizzasse un pullman per soccorrere i passeggeri abbandonati senza luce e riscaldamento. I viaggiatori del Frecciarossa Milano-Napoli 9505, per esempio, sono stati trasferiti su un altro treno ad alta velocità. Solo in Piemonte, nella giornata di giovedì, sono stati soppressi la bellezza di 200 convogli della linea Torino-Milano. Trenitalia, nel tentativo di placare la rabbia dei consumatori — che minacciano class action — ha deciso di adottare un'iniziativa di attenzione commerciale che supera l'attuale normativa Ue in vigore: una serie di rimborsi per chi è arrivato a destinazione in ritardo o per tutti coloro che abbiano rinunciato a partire per le avverse condizioni meteorologiche.
Viaggiatori Rimasti chiusi in treno 11 ore per guastoUna vera e propria odissea vissuta da queste persone, partite da vari luoghi e costrette a cambiare 3 treni tutti e tre rotti nel giro di pochi chilometri. alcuni hanno 20 ORE di viaggio alle spalle...! Arrivano i carabinieri che dopo 11 ore di treno ci invitano alla calma ed aspettare...ecco le reazioni...
Resta il fatto che le straordinarie condizioni climatiche erano state largamente previste da tutti i bollettini meteo. Perché, quindi, in Italia basta una nevicata, seppur copiosa, a mettere in ginocchio l'intero sistema dei trasporti ferroviari? E' innegabile che in altri Paesi le cose funzionano meglio. Svezia, Germania e altre nazioni del Nord Europa, senza scomodare la Siberia, hanno a che fare con metri, e non centimetri, di neve per gran parte dell'anno, ma il servizio è sempre garantito. " La neve — come ha spiegato al Quotidiano.net il professor Vincenzo Levizzani, ricercatore dell'Isac-Cnr - cade e al contatto con un oggetto metallico, a differenza di quel che succede se cade a terra, crea un velo di acqua che poi righiaccia e blocca tutto. Spesso, anche con temperature non certo estreme forma ghiaccio verde, durissimo. Certo, con gli scambi riscaldati non dovrebbe succedere. Sennò come farebbero in Svezia?". Appunto. Dalle parti di Stoccolma gli scambi sono riscaldati, tutti. Da noi, e proprio qui sta il problema, no. O almeno, sono un numero chiaramente insufficiente. Nel nodo di Bologna, giusto per fare un esempio, novanta uomini erano pronti a far fronte all'emergenza neve sugli scambi meno significativi e non riscaldati, in caso di formazione di ghiaccio sulle piastre di acciaio sulle quali scorrono gli aghi dello scambio. Sono bastati un paio di treni che passando hanno scaricato una grande quantità di neve per ricoprire simultaneamente sette o otto scambi alcuni dei quali riscaldati. In questo caso, per liberare otto scambi occorrono almeno 45 minuti; facile capire come quest'intervento provochi poi un effetto a cascata che rallenta la circolazione.
Le Ferrovie dello Stato, dal canto loro, difendono la "task force" messa in atto per fronteggiare il gelo. La soluzione per evitare, anche in futuro, ritardi enormi dei treni in caso di neve è quella di riscaldare gli scambi. Tutti, però. La questione, come sempre, è economica. Il costo di interventi che piazzino resistenze capaci di riscaldare il metallo è elevato, senza considerare poi l'enorme quantità di energia elettrica richiesta. Nel frattempo, perciò, i "piani neve" delle ferrovie restano, semplicemente, mirati a ridurre il servizio nei giorni di precipitazioni. D'altronde non siamo mica in Svezia. O in Finlandia, dove sono riscaldati addirittura anche i marciapiedi.
Neve a Bologna, in stazione tra treni in tilt: parlano passeggeriBologna (TMNews) - Cancellazioni a raffica, passeggeri ammassati in stazione in attesa di sapere se, e quando, potranno partire: il tabellone della stazione Centrale di Bologna simboleggia il tilt dei trasporti in Emilia Romagna, causato dalla nevicata di oltre 24 ore che ha paralizzato metà Italia. L'umore dei passeggeri oscilla tra la comprensione e l'irritazione per la mancanza di informazioni adeguate. Il caso più eclatante è stato il blocco del treno Intercity 615 Bologna-Taranto per oltre sette ore
Se la passano un po' meglio gli aeroporti. Alitalia ha avviato una riduzione pianificata del numero dei voli nello scalo di Milano Linate. Nei giorni scorsi, comunque, anche a Malpensa i voli sono stati regolari, eccezion fatta per due aerei in partenza per Instanbul dove l'aeroporto era chiuso per maltempo. Circa 500 uomini, tra Linate e Malpensa, hanno lavorato per garantire l'operatività delle piste e parcheggi. Nello scalo varesino sono stati utilizzati 80mila litri di kill frost, 130mila litri di liquido per la pulizia delle piste e 30 tonnellate di sale. Interventi mirati, dati alla mano, per garantire i voli. Chi viaggia scegliendo il cielo, però, dovrà sempre fare i conti con il meteo, al di là delle condizioni delle piste a terra.
Milano, 34 feriti per maxi tamponamentoL'incidente, avvenuto in un tunnel sulla tangenziale Est di Milano all'altezza di Vimercate, ha coinvolto 20 veicoli ed � stato causato da scarsa visibilt�, ghiaccio e maltempo.
Disagi, infine, pure sulle strade. E anche in questo caso il paragone con quello che succede all'estero è impietoso. Due giorni di neve ed è diventato praticamente impossibile transitare sulle Statali di competenza in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise e Piemonte. Oltre ai tamponamenti a catena sulla tangenziale di Milano. Anche perché spesso e volentieri non viene rispettato il divieto di transito imposto ai mezzi oltre le 7,5 tonnellate. Un altro vizio squisitamente nostrano che la neve può solo far diventare più insopportabile.
Neve a Roma e ovviamente traffico in tiltDopo due ore dall'inizio della nevicata, incroci bloccati nella capitale.
Fabrizio Arnhold
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