Mentre nella Cina centrale continua la siccità che sta mettendo a repentaglio i raccolti, una (metaforica) tempesta sta scatenandosi sull’enorme diga delle Tre Gole, altrimenti conosciuta come Three Gorges Dam, il più grande impianto idroelettrico del mondo ultimato da pochi anni sullo Yangtze, il fiume che atraversa la regione.
E’ proprio lei, la diga, la causa della siccità? La vox populi è così insistente che le autorità cinesi si sono addirittura scomodate per smentirla ufficialmente, pur ammettendo contemporaneamente i problemi ambientali e sociali dovuti dalla diga.
E in ogni caso, se mai la diga ha provocato la siccità, ora la sta curando. Sono state aperte le chiuse per fare defluire acqua verso la terra assetata: a costo però di ridurre la produzione di energia idroelettrica, e di lasciare case e fabbriche al buio.
Le 26 turbine che corredano la diga posta attraverso lo Yangtze producono il 2% dell’elettricità cinese. Alle spalle dello sbarramento, uno specchio d’acqua lungo 600 chilometri ha preso il posto di campi, case, città una volta abitate da 1,4 milioni di persone: e questo già dà l’idea di quanto l’impianto sia ciclopico.
Secondo voci insistenti, la diga ha modificato il clima su tutto il bacino dello Yangtze, che ora sta sperimentando la peggior siccità da 50 anni a questa parte: sono ovvi i timori per le ripercussioni sulla produzione agricola, soprattutto ora che gli alti prezzi del cibo stano spingendo verso la fame un crescente numero di poveri del mondo.
Alcuni studiosi dicono che effettivamente la diga abbia modificato il clima, riferisce l’agenzia Reuters: lo specchio d’acqua si comporterebbe appunto come uno specchio, e farebbe dunque aumentare la temperatura e diminuire le precipitazioni.
Il Governo cinese si è affrettato a smentire, pubblicando un comunicato stampa che attribuisce la siccità ad anomale condizioni meteorologiche di carattere generale.
Però lo stesso Governo cinese ha riconosciuto ufficialmente che la diga ha causato problemi sociali ed ecologici di difficile soluzione, pur apportando – sostiene – enormi benefici al Paese.
Il riferimento è alle difficoltà incontrate dalla gente che ha dovuto far fagotto per lasciare il posto al lago artificiale. Quest’ultimo, poi, si è subito riempito di alghe e di sostanze inquinanti. Si sono verificati dissesti idrogeologici, si è ridotta portata dello Yangtze a valle: alcuni dicono perfino che il peso del ciclopico impianto è in grado di innescare terremoti.
In ogni caso, ora per alleviare la siccità vengono fatti defluire dal lago artificiale miliardi di metri cubi d’acqua verso valle.
Sempre che non piova (ma le previsioni non promettono nulla di buono), alla fine l’invaso si ridurrà alla profondità di 145 metri, contro i 156 necessari per far funzionare tutte le 26 turbine.
O il pane (anzi: il riso) o la luce accesa. La Cina ha scelto: ma era una scelta praticamente obbligata.
Su Reuters Africa la diga delle Tre Gole è responsabile della siccità nel bacino dello Yangtze?
Sul Guardian la Cina ammette i problemi ecologici e sociali causati dalla diga delle Tre Gole
Su International Rivers la Cina ammette i problemi legati alla diga delle Tre Gole
Foto PVGC-Flickr
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