Ogni volta che salgo in macchina ed imposto la mia destinazione sul TomTom per avere la certezza di non perdermi, mi trovo a pensare che, fino a pochissimi anni fa, andavo negli stessi posti, seguendo itinerari altrettanto complessi, attrezzata solo di una banale cartina geografica, con opzionalmente evidenziata la strada da percorrere.
Oggi è diverso.
Da quando i Navigatori Satellitari sono diventati così diffusi, quasi non si va in nessun posto senza aver prima chiesto la 'rotta' al proprio navigatore di fiducia, e si sta creando sempre più quello che può somigliare ad un rapporto di 'dipendenza' che abbiamo nei confronti di questi utilissimi strumenti.
Senza andare nel quasi-catastrofismo di un post comparso su Tech Digest, che esamina la questione dal punto di vista della dipendenza dal GPS da parte di altri strumenti e servizi di comune utilizzo, la situazione resta un po' preoccupante.
Cosa succederebbe se un giorno il sistema GPS dovesse avere un problema
Saremmo ancora in grado, nel 2011, di trovare la strada per la casa di campagna dei nostri amici per la grigliata della domenica?
Saremmo ancora in grado di utilizzare una cartina, forse addirittura senza l'ausilio di Google Maps?
O saremmo dispersi nelle campagne senza sapere dove andare, e senza nemmeno ricordare come si possono chiedere suggerimenti sulle strade da percorrere ai nostri amici che quelle strade le hanno già percorse in passato?
Forse ogni tanto dovremmo cercare di spegnere i Navigatori Satellitari e riprendere ad 'allenarci' a seguire strade e cartelli, cercando di ridurre la nostra dipendenza da questi strumenti che, seppure utilissimi, non sempre sono disponibili.
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