(Rinnovabili.it) – Il settore lattiero-caseario cinese, come molti altri comparti produttivi del Gigante asiatico, ha ingranato la marcia e proprio come gli altri deve ora fare i conti con un inquinamento in progressiva crescita. A preoccupare sono soprattutto le emissioni di metano inevitabilmente connesse ai vasti allevamenti animali, i cui valori potrebbero in pochi anni moltiplicarsi senza controllo. Ma un caseificio del nordest della Cina, seguendo la sempre valida lezione che anche i rifiuti possono costituire una risorsa preziosa, è pronto ad offrire una prima soluzione al problema. La compagnia Huishan Dairy ha infatti iniziato i lavori per la realizzazioneun mega impianto a biomentano, sfruttando il gas rilasciato dalle deiezioni del proprio allevamento. La centrale, 10 volte più grande della media (la maggior parte di tali sistemi vanta ancora solo poche centinaia di chilowatt), una volta a regime dovrebbe avere una potenza superiore ai 5,6 MW ed essere in grado di soddisfare le esigenze di 3.500 famiglie “occidentali”, vale a dire con consumi molto maggiori rispetto ai nuclei familiari cinesi.
La grandezza da primato dell’impianto e quindi la produzione su larga scala che si prospetta per la Huishan Dairy ammortizzerà i costi iniziali permettendo di trattare i rifiuti di oltre 60.000 capi di bestiame che altrimenti andrebbero smaltiti e producendo energia elettrica da un lato e fertilizzante organico dall’altro. Una soluzione win-to-win dunque che per uno dei più grandi caseifici della Repubblica Popolare significa anche diventare vetrina di una best practies unica nel suo genere a livello nazionale.
Mucche cinesi pronte a illuminare oltre 3000 famiglie: "
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