(Rinnovabili.it) – Le continue scosse telluriche che sembrano non voler dar tregua alla crosta terrestre hanno riportato in questi anni il tema della sicurezza abitativa all’attenzione dell’opinione pubblica, innescando accesi dibattiti sulla mancata applicazione in maniera capillare delle norme edilizie e delle regole dell’ingegneria antisismica ad oggi già esistenti.
Ma parlare di tecnologie collaudate e affidabili non è sempre valido nei Paesi in via di sviluppo dove i costi agiscono come deterrente sull’applicazione delle norme, determinando, in caso di terremoto, un numero più alto di danni e vittime in confronto a Paesi economicamente sviluppati.
Ispirati dalla necessità di realizzare abitazioni low-cost a prova di sisma e seguendo i dettami della bioedilizia e della tutela ambientale, l’organizzazione no-profit PAKSBAB ha ideato la Pakistan Straw Bale Building, un modulo abitativo realizzato con balle di paglia precompresse sistemate su una base in pietra, in grado di mantenere alti i livelli di sicurezza e bassi costi.
A rendere allettante il progetto è l’aver sviluppato l’idea a partire da materiali locali: le balle forniscono l’isolamento e la struttura, rafforzata nelle pareti dal bamboo, mentre l’argilla, impiegata come intonaco, aiuta a preservare e proteggere la paglia.
Il progetto è stato testato presso l’Università del Nevada, a Reno, con il sostegno della Rete per la Simulazione dell’Ingegneria Sismica e dell’omonimo Istituto di Ricerca. Il prototipo è sopravvissuto senza collassare ad 8 livelli di scosse in progressivo aumento ed un’accelerazione finale di 0.82g, ossia 0.82 volte l’accelerazione di gravità.
Una casa di paglia a prova di terremoto: "
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