I computer causano penuria di carta igienica: "
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di 'alemarchese' e 'belillo04'.
Ce l'abbiamo fatta: la promessa dell'ufficio senza carta sta cominciando ad avverarsi. L'avvento di Internet, della mail e degli e-book, iPad compreso, sta riducendo il numero di libri e di giornali stampati. Ma a questo punto entra in gioco la Legge delle Conseguenze Impreviste. Se non si stamperanno più libri e giornali, non ci sarà più carta igienica.
La sorprendente rivelazione scaturisce da un articolo pubblicato da Chemical and Engineering News, che spiega che 'il calo dei giornali e delle riviste stampate è fonte di preoccupazione per i giornalisti, ma colpisce anche il mercato mondiale della carta'. Il riciclaggio della carta stampata, spiega l'articolo, ha avuto così tanto successo che sta diventando difficile trovare carta di alta qualità, necessaria per produrre appunto la carta igienica.
Può infatti sorprendere sapere che per ottenere carta igienica morbida occorre usare fibre lunghe, e che a ogni ciclo di riciclaggio della carta le fibre s'accorciano. Di conseguenza, la carta igienica di qualità va fabbricata usando polpa vergine ricavata dagli alberi, cosa ecologicamente poco sostenibile e assai costosa, oppure usando carta che abbia subìto pochi passaggi di riutilizzo. Ma stando all'articolo, se prima c'era abbondanza di carta da riciclare di prima generazione, grazie all'uso abbondante da parte degli uffici, oggi 'sta diventando sempre più difficile e costoso trovare carta d'ufficio bianca, grazie alla crescita delle comunicazioni elettroniche', e circa la metà di tutta la carta prodotta nel mondo viene successivamente riciclata, e la tendenza è in aumento. Inoltre i miliardi di abitanti della Terra che vivono nei paesi poveri stanno diventando meno poveri e quindi aspirano anche loro ad avere un rotolo fatto come si deve: 'Se si considera la Cina e la sua popolazione, la quantità di fibra disponibile pro capite è sorprendentemente bassa'.
Questo significa che se non verranno trovate nuove tecniche di fabbricazione, la morbidezza della carta igienica alla quale siamo lussuosamente abituati finirà. Sarà necessario introdurre il razionamento, magari con incentivi drastici come quello mostrato qui sopra.
Tutto questo a causa dell'informatica e delle sue buone intenzioni: il miraggio dell'ufficio senza carta, che sembrava una grande conquista tecnologica, potrebbe rivelarsi un autogol su un altro versante. La prossima volta che vedete qualcuno sfogliare un giornale digitale o che qualcuno vi manda una mail con l'ormai ossessiva postilla di non stamparla se non è indispensabile, perché bisogna pensare agli alberi, ricordategli che per colpa sua il futuro rischia di essere molto, molto ruvido: l'ecologia basata sul sentimentalismo a priori anziché sulla scienza comporta problemi spesso inattesi e imbarazzanti. A posteriori. "
L'ufficio senza carta prepara il mondo senza carta. Igienica
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di 'alemarchese' e 'belillo04'.
Ce l'abbiamo fatta: la promessa dell'ufficio senza carta sta cominciando ad avverarsi. L'avvento di Internet, della mail e degli e-book, iPad compreso, sta riducendo il numero di libri e di giornali stampati. Ma a questo punto entra in gioco la Legge delle Conseguenze Impreviste. Se non si stamperanno più libri e giornali, non ci sarà più carta igienica.
La sorprendente rivelazione scaturisce da un articolo pubblicato da Chemical and Engineering News, che spiega che 'il calo dei giornali e delle riviste stampate è fonte di preoccupazione per i giornalisti, ma colpisce anche il mercato mondiale della carta'. Il riciclaggio della carta stampata, spiega l'articolo, ha avuto così tanto successo che sta diventando difficile trovare carta di alta qualità, necessaria per produrre appunto la carta igienica.
Può infatti sorprendere sapere che per ottenere carta igienica morbida occorre usare fibre lunghe, e che a ogni ciclo di riciclaggio della carta le fibre s'accorciano. Di conseguenza, la carta igienica di qualità va fabbricata usando polpa vergine ricavata dagli alberi, cosa ecologicamente poco sostenibile e assai costosa, oppure usando carta che abbia subìto pochi passaggi di riutilizzo. Ma stando all'articolo, se prima c'era abbondanza di carta da riciclare di prima generazione, grazie all'uso abbondante da parte degli uffici, oggi 'sta diventando sempre più difficile e costoso trovare carta d'ufficio bianca, grazie alla crescita delle comunicazioni elettroniche', e circa la metà di tutta la carta prodotta nel mondo viene successivamente riciclata, e la tendenza è in aumento. Inoltre i miliardi di abitanti della Terra che vivono nei paesi poveri stanno diventando meno poveri e quindi aspirano anche loro ad avere un rotolo fatto come si deve: 'Se si considera la Cina e la sua popolazione, la quantità di fibra disponibile pro capite è sorprendentemente bassa'.
Questo significa che se non verranno trovate nuove tecniche di fabbricazione, la morbidezza della carta igienica alla quale siamo lussuosamente abituati finirà. Sarà necessario introdurre il razionamento, magari con incentivi drastici come quello mostrato qui sopra.
Tutto questo a causa dell'informatica e delle sue buone intenzioni: il miraggio dell'ufficio senza carta, che sembrava una grande conquista tecnologica, potrebbe rivelarsi un autogol su un altro versante. La prossima volta che vedete qualcuno sfogliare un giornale digitale o che qualcuno vi manda una mail con l'ormai ossessiva postilla di non stamparla se non è indispensabile, perché bisogna pensare agli alberi, ricordategli che per colpa sua il futuro rischia di essere molto, molto ruvido: l'ecologia basata sul sentimentalismo a priori anziché sulla scienza comporta problemi spesso inattesi e imbarazzanti. A posteriori. "
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