“Fondi tossici, a giudizio quattro banche”, titola in prima in un visibile richiamo la “Stampa” di Torino. E questa cosa, cioè il “redde rationem” sui derivati con accuse di truffa per gli istituti JP Morgan, Deutsche Bank (che poi è la banca che fa raccolta per Poste Italiane), Depfa Bank e Ubs, che ovviamente negano ogni addebito, è sicuramente la notizia economica del giorno. Il comune di Milano è la parte lesa nel processo. Dalla “Stampa” a pagina 29 possiamo prendere anche un titolo che ci fa guardare al domani con un certo ottimismo: “Casa, riparte la corsa ai mutui con i tassi al minimo storico”. Dalla 28 del quotidiano torinese citiamo anche la notizia , in un trafiletto, che la Camera ha dato il via libera alla legge sul “made in Italy”. Anche se c’è chi, come Claudio Marenzi del Consorzio Classico Italia (confronta intervista su “Economy”, numero oggi in edicola a pagina 11) sostiene che “questa etichetta vale più per i furbi che per gli onesti”. Dal “Giornale” e da “libero”, con le rispettive aperture in prima pagina, quasi identiche, veniamo a sapere quale era il contenuto vero delle telefonate del premier a tanti alti papaveri delle istituzioni, compreso un generale dei carabinieri: la paura di un attentato. Titoli rispettivi? “Silvio: volevano uccidermi” e “Un piano per ammazzarmi”. L’apertura di prima del “Corriere della sera” invece non mette nel titolo, “Il premier e la telefonata ai carabinieri”, ma solo nell’occhiello, “Berlusconi chiama il generale Gallitelli. E a Innocenzi dice: Clima di odio, volevano ammazzarmi”, questo non insignificante particolare. Nel sommario dello stesso titolo si parla dell’altro argomento politico e ovviamente giudiziario (il binomio è ormai inscindibile) del giorno: “Napolitano sulla giustizia: vanno rispettate le indagini e le ispezioni”. (more…)
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