Tre sfide

Naturalmente, la conoscenza del contesto non si sviluppa nel vuoto. Le aziende devono essere consapevoli di una serie di sfide. Una delle più grandi è la privacy, sostengono gli osservatori.

“Alcuni di questi aspetti relativi alla privacy sono realmente critici”, evidenzia Michael Finneran, principal di Brn Associates, una società di consulenza di New York. “Noi vediamo molte situazioni emblematiche negli enti governativi, che vogliono utilizzare i servizi basati sulla localizzazione per individuare eventuali mancanze o inattività del proprio personale ispettivo”, spiega.

Ma i sindacati si sono opposti a tali impieghi della tecnologia, negando il diritto dei supervisori di conoscere in ogni istante la posizione del personale. Una possibile soluzione è limitare il controllo all’ora di pranzo e dopo le 5 di sera, nonché di promuovere l’idea della sicurezza per i lavoratori.

Una seconda sfida è la 'federazione delle informazioni', afferma Clark di Gartner. Per aggiungere la conoscenza del contesto, un sistema può necessitare di un ID dal service provider di un utente, dell’orario di un meeting dall’agenda di uno smartphone o di informazioni da una piattaforma di social media. Ma la titolarità dell’informazione è un problema di non poco conto. Ad esempio, l’ID è prerogativa dell’utente o del service provider? “Chi possiede informazioni dovrebbe essere compensato, o in denaro oppure in servizi addizionali”, afferma Clark.

Infine vi è la sfida della complessità. “Basta poco per capire che il livello successivo è la correlazione di tutte queste informazioni di contesto, e vi sono molte opportunità per rendere il mondo più complesso anziché semplice”, afferma Clark. “La chiave sarà comprendere come mantenerlo semplice in un modo che garantisca scalabilità, agilità e rapidità”.

ComputerWorld

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