Alcuni dei primi progetti di mobilità consapevole del contesto hanno comportato l’integrazione di informazioni di localizzazione in applicazioni wireless. Ad esempio, il Tallahassee Memorial HealthCare (TMH) in Florida ha utilizzato dalla fine del 2006 servizi di localizzazione per il tracciamento degli asset, dice Jay Adams, IT Enterprise Architect per l’ospedale.
Fino a questa primavera, l’ospedale ha contrassegnato circa 2.700 dispositivi wireless e medicali e aggiornato l’infrastruttura wireless per rendere possibile il tracciamento nella piena estensione del campus (75.000 metri quadri). Il risultato: la precisione ora è dell’ordine del metro, dice Adams. Attraverso l’applicazione MobileView 4 di AeroScout, gli infermieri possono individuare più accuratamente gli strumenti necessari mediante mappe CAD importate nel Mobility Services Engine (MSE) di Cisco e trasferite nel sistema di tracciamento degli asset.
Con la conoscenza del contesto, sottolinea Adams, la capacità di tracciamento degli asset dell’ospedale è migliorata molto in efficacia consentendo agli infermieri una puntuale individuazione delle forniture, cosa che non era possibile con sistemi meno evoluti, privi delle funzionalità di localizzazione.
“Poiché siamo stati fra i primi ad adottare questo sistema, noi e gli altri non abbiamo compreso la criticità dell’infrastruttura wireless di back-end per il tracciamento degli asset”, dice Adams.
Per il primo dispiegamento wireless con localizzazione, TMH ha scelto antenne omnidirezionali, con l’intento di coprire più piani ed estese superfici da un singolo punto di accesso. Ma dal 2008 è apparso evidente che la copertura dell’antenna era un problema e che era necessaria una revisione, dice Adams.
TMH ha recentemente evoluto il suo sistema di tracciamento degli asset al software AeroScout in esecuzione su una infrastruttura wireless consapevole del contesto e basata su sistemi Cisco. Si tratta di una tecnologia che ha acceso alcune preoccupazioni in merito alla privacy.
TMH ha eseguito alcuni adeguamenti nella nuova infrastruttura wireless, progettata con l’aiuto dell’integratore Radiant Networks. Ad esempio, si è passati da un’antenna omnidirezionale a un’antenna direzionale a elevato guadagno, focalizzando il segnale RF su ciascun piano e riducendo le interferenze. Sono stati anche installati access point di nuova generazione, passando dai Cisco 1230 ai 1242, con una diminuzione della potenza di uscita per definire meglio la propagazione RF.
Inoltre, TMH ha aumentato la densità degli access point, che ora sono circa 545 (da 250), trasferendo i dispositivi dal centro al perimetro del piano. “Così adesso ogni access point irradia nell’ospedale, piuttosto che fornire una copertura omnidirezionale”, aggiunge Adams. Dato che la nuova infrastruttura spesso traccia gli asset in un raggio di circa due metri dalla loro posizione, gli infermieri tipicamente devono ora ricercare non più di due aree di stoccaggio.
L’aggiunta della conoscenza del contesto ha portato ad una migliore cura dei pazienti, un aumento della produttività per il personale infermieristico e una minore spesa per i dispositivi medici, dice Adams. Il successo di questa applicazione, aggiunge, ha spinto l’ospedale a valutare ulteriori aree di applicabilità per trarre vantaggio della tecnologia consapevole del contesto.
Ad esempio, l’ospedale ha in esecuzione un progetto pilota per valutare se è possibile eliminare la registrazione manuale delle temperature di refrigerazione, contrassegnando le unità di raffreddamento e inviando le letture ogni 10 minuti attraverso la rete consapevole del contesto verso il software MobileView.
In caso di calo delle temperature al di sotto di un punto prescritto, il personale addetto riceve messaggi di allerta sui propri dispositivi mobili, dice Adams. “Sulla base dei risultati di questo progetto pilota, l’ospedale dovrebbe estendere il suo controllo ad ulteriori sistemi”.
Fino a questa primavera, l’ospedale ha contrassegnato circa 2.700 dispositivi wireless e medicali e aggiornato l’infrastruttura wireless per rendere possibile il tracciamento nella piena estensione del campus (75.000 metri quadri). Il risultato: la precisione ora è dell’ordine del metro, dice Adams. Attraverso l’applicazione MobileView 4 di AeroScout, gli infermieri possono individuare più accuratamente gli strumenti necessari mediante mappe CAD importate nel Mobility Services Engine (MSE) di Cisco e trasferite nel sistema di tracciamento degli asset.
Con la conoscenza del contesto, sottolinea Adams, la capacità di tracciamento degli asset dell’ospedale è migliorata molto in efficacia consentendo agli infermieri una puntuale individuazione delle forniture, cosa che non era possibile con sistemi meno evoluti, privi delle funzionalità di localizzazione.
“Poiché siamo stati fra i primi ad adottare questo sistema, noi e gli altri non abbiamo compreso la criticità dell’infrastruttura wireless di back-end per il tracciamento degli asset”, dice Adams.
Per il primo dispiegamento wireless con localizzazione, TMH ha scelto antenne omnidirezionali, con l’intento di coprire più piani ed estese superfici da un singolo punto di accesso. Ma dal 2008 è apparso evidente che la copertura dell’antenna era un problema e che era necessaria una revisione, dice Adams.
TMH ha recentemente evoluto il suo sistema di tracciamento degli asset al software AeroScout in esecuzione su una infrastruttura wireless consapevole del contesto e basata su sistemi Cisco. Si tratta di una tecnologia che ha acceso alcune preoccupazioni in merito alla privacy.
TMH ha eseguito alcuni adeguamenti nella nuova infrastruttura wireless, progettata con l’aiuto dell’integratore Radiant Networks. Ad esempio, si è passati da un’antenna omnidirezionale a un’antenna direzionale a elevato guadagno, focalizzando il segnale RF su ciascun piano e riducendo le interferenze. Sono stati anche installati access point di nuova generazione, passando dai Cisco 1230 ai 1242, con una diminuzione della potenza di uscita per definire meglio la propagazione RF.
Inoltre, TMH ha aumentato la densità degli access point, che ora sono circa 545 (da 250), trasferendo i dispositivi dal centro al perimetro del piano. “Così adesso ogni access point irradia nell’ospedale, piuttosto che fornire una copertura omnidirezionale”, aggiunge Adams. Dato che la nuova infrastruttura spesso traccia gli asset in un raggio di circa due metri dalla loro posizione, gli infermieri tipicamente devono ora ricercare non più di due aree di stoccaggio.
L’aggiunta della conoscenza del contesto ha portato ad una migliore cura dei pazienti, un aumento della produttività per il personale infermieristico e una minore spesa per i dispositivi medici, dice Adams. Il successo di questa applicazione, aggiunge, ha spinto l’ospedale a valutare ulteriori aree di applicabilità per trarre vantaggio della tecnologia consapevole del contesto.
Ad esempio, l’ospedale ha in esecuzione un progetto pilota per valutare se è possibile eliminare la registrazione manuale delle temperature di refrigerazione, contrassegnando le unità di raffreddamento e inviando le letture ogni 10 minuti attraverso la rete consapevole del contesto verso il software MobileView.
In caso di calo delle temperature al di sotto di un punto prescritto, il personale addetto riceve messaggi di allerta sui propri dispositivi mobili, dice Adams. “Sulla base dei risultati di questo progetto pilota, l’ospedale dovrebbe estendere il suo controllo ad ulteriori sistemi”.
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