Siemens punta gli occhi su Desertec, invenzione che si propone di fornire energia sostenibile a Europa, Medio Orientante e Africa settentrionale. Il tutto si realizzerà sfruttando il potenziale energetico del deserto del Sahara.
Arriva dal deserto l’invenzione che potrebbe risolvere uno dei problemi più impegnativi del XXI secolo, vale a dire quello energetico. La soluzione si chiama Desertec e l’obbiettivo che tenta di raggiungere è lo sfruttamento dell’immenso potenziale d’energia fornito dal deserto del Sahara. Per rendersi conto di questa affermazione basta pensare che in sole sei ore le regioni desertiche ricevono una quantità di energia pari a quella consumata dall’umanità in dodici mesi. Nel Sahara ogni anno ci sono 4.800 ore di luce solare, tre volte tanto rispetto a Paesi come la Germania. In questo contesto, impianti solari distribuiti in un’area di 300 km quadrati potrebbero coprire il fabbisogno energetico mondiale, in modo completamente sostenibile.
Trovato il luogo in cui produrre energia “naturalmente”, non resta che capire come trasportarla nei luoghi in cui serve. La risposta a questa problematica sta nelle innovative tecnologie di trasmissione ad alta tensione. In Cina per esempio Siemens ha sviluppato un progetto in cui l’energia generata da un impianto idroelettrico è distribuita ad una distanza di 1.400 chilometri. Questa nuova tecnologia ha l’enorme vantaggio di disperdere, durante la fase di trasmissione, una bassissima percentuale d’energia, con la positiva conseguenza di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 3 milioni di tonnellate all’anno.
Il progetto è partito lo scorso 13 luglio e già durante la prima riunione i 12 soci fondatori hanno stabilito che entro il 31 ottobre prossimo avverrà la costituzione della Desertec Industrial Initiative, società che sarà responsabile della pianificazione dell'iniziativa. L’azienda candidata alla parnership con tale società è la Siemens. Quest’ultima infatti vanta un ampio portfolio di componenti per impianti solari ed eolici e di sistemi efficienti per la trasmissione, caratteristiche che rendono l’azienda il partner tecnologico perfetto per questo prodotto.
Secondo alcune previsioni, Desertec potrebbe coprire entro il 2050 una quota compresa tra il 15 e il 20% del fabbisogno di elettricità europeo utilizzando sistemi fotovoltaici ed eolici.
da : datamanager -Linda Imperiali
Arriva dal deserto l’invenzione che potrebbe risolvere uno dei problemi più impegnativi del XXI secolo, vale a dire quello energetico. La soluzione si chiama Desertec e l’obbiettivo che tenta di raggiungere è lo sfruttamento dell’immenso potenziale d’energia fornito dal deserto del Sahara. Per rendersi conto di questa affermazione basta pensare che in sole sei ore le regioni desertiche ricevono una quantità di energia pari a quella consumata dall’umanità in dodici mesi. Nel Sahara ogni anno ci sono 4.800 ore di luce solare, tre volte tanto rispetto a Paesi come la Germania. In questo contesto, impianti solari distribuiti in un’area di 300 km quadrati potrebbero coprire il fabbisogno energetico mondiale, in modo completamente sostenibile. Trovato il luogo in cui produrre energia “naturalmente”, non resta che capire come trasportarla nei luoghi in cui serve. La risposta a questa problematica sta nelle innovative tecnologie di trasmissione ad alta tensione. In Cina per esempio Siemens ha sviluppato un progetto in cui l’energia generata da un impianto idroelettrico è distribuita ad una distanza di 1.400 chilometri. Questa nuova tecnologia ha l’enorme vantaggio di disperdere, durante la fase di trasmissione, una bassissima percentuale d’energia, con la positiva conseguenza di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 3 milioni di tonnellate all’anno.
Il progetto è partito lo scorso 13 luglio e già durante la prima riunione i 12 soci fondatori hanno stabilito che entro il 31 ottobre prossimo avverrà la costituzione della Desertec Industrial Initiative, società che sarà responsabile della pianificazione dell'iniziativa. L’azienda candidata alla parnership con tale società è la Siemens. Quest’ultima infatti vanta un ampio portfolio di componenti per impianti solari ed eolici e di sistemi efficienti per la trasmissione, caratteristiche che rendono l’azienda il partner tecnologico perfetto per questo prodotto.
Secondo alcune previsioni, Desertec potrebbe coprire entro il 2050 una quota compresa tra il 15 e il 20% del fabbisogno di elettricità europeo utilizzando sistemi fotovoltaici ed eolici.
da : datamanager -Linda Imperiali
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