Il Web 2.0 non è solo un argomento di tecniche ma anche di architetture. 
Nella realizzazione dei portali cambia l’approccio. Lo shift introdotto dai 
concetti di assemblaggio e Software As A Service introduce uno “strato” in più… 
il mashup server. Il mashup è definito come una applicazione o 
servizio che usa contenuti e/o servizi da più di una sorgente al fine di creare 
un servizio completamente nuovo. La differenza tra EAI e Mashup è data dalla 
necessità di integrare servizi internet e feed esterni alla enterprise. I mashup 
server consentono generalmente di:
- utilizzare, unire e creare servizi web in modo semplice e veloce 
- convertire applicazioni intranet/internet e API in data source 
 riutilizzabili (usando anche tecniche di scraping)
- rendere disponibili applicazioni Web 1.0 e/o legacy alle tecniche di mashup 
In pratica sono un nuovo approccio per facilitare lo sviluppo di composite 
applications e l’integrazione di applicazioni esitenti. I mashup server si 
dividono generalmente su tre livelli:
- presentation mashup: integrazione a livello di front-end di applicazioni web 
 (usando tecniche di scraping, trasformazione in XML e applicazione di
 stylesheet);
- logic mashup: integrazione di business logic components, web services (REST, 
 SOAP)… al fine di creare una nuova logica di business. Creano automaticamente
 tutti i meccanismi (code) che gestiscono lo scambio dati tra le componenti.
- data mashup: raccolta di dati da fonti eterogenee sparse sul web al fine di 
 creare un repository unico o di trasferire i dati verso un repository.
Generalmente utilizzano, almeno per il presentation mashup, dei 
meta-linguaggi per garantire la costruzione di applicazioni web semplicemente 
con tecniche di point-and-click e scripting. 
Ci sono esempi di mashup server sia come piattaforme sia come hosted 
solutions.
da reply20 
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