Produzione, Ricerca e Sviluppo all’estero con l’ICT


In un’azienda, il presupposto della produzione è la trasformazione di idee in beni, e ciò è concretamente possibile attraverso l’impiego delle tecnologie dell’informazione che guidano il processo industriale, lo variano o lo correggono.


Un esempio pratico è relativo all’industria tessile: le attività di
progettazione informatica prevedono per esempio che una macchina
“obbedisca” ad un preciso disegno virtuale per il taglio in serie di
tessuti.

Anche nel campo dell’internazionalizzazione la
trasformazione tecnica di programmi e software in beni, soprattutto
quando essi sono di tipo tangibile, deve avvenire in un luogo e in un
tempo reale e determinato. Pertanto, la forma d’investimento più
opportuna è quella che prevede di delocalizzare
l’impianto che effettua la produzione o, al limite, quella che
suggerisce di cedere contrattualmente a terzi il diritto a replicare la
lavorazione del bene (con contratti di franchising, licensing ecc.).



E’ un dato di fatto che l’ICT possa gestire e condizionare
l’attività produttiva ovunque, e non necessariamente nello stesso luogo
e tempo. Per cui, se l’internazionalizzazione della produzione è
affrontata con riferimento ai flussi informativi e interpretata come
l’estensione internazionale di tali flussi, diviene fortemente
condizionabile dallo sviluppo delle ICT, tecnologie che hanno come
funzione proprio il trattamento e il trasferimento dell’informazione.


Nulla vieta, infatti, che le attività ad alta intensità informativa
vengano realizzate, in tutto o in parte, in un luogo diverso rispetto a
quello dove è svolta la produzione concreta. Le dinamiche e i problemi
relativi all’internazionalizzazione di questa parte della produzione
sono inoltre assimilabili, almeno per quanto riguarda gli aspetti che
stiamo esaminando, a quelli relativi all’attività di Ricerca & Sviluppo, intesa come il
processo di scoperta scientifica che ha il potenziale di funzionare
come piattaforma per il successivo sviluppo di prodotti commerciabili e
di processi di produzione industriale
.



In entrambi i casi, infatti, l’obiettivo che l’impresa cerca di
raggiungere - tramite l’applicazione delle ICT - è rappresentato dal miglioramento, in termini di qualità e di quantità, dei flussi informativi tra
diverse unità, geograficamente disperse ed impegnate nel processo di
creazione, condivisione ed applicazione dell’informazione che preclude
alla trasformazione fisico-tecnica, tramite la quale il prodotto viene
concretamente realizzato.



Gli strumenti a disposizione dell’azienda per
superare tali criticità si basano sull’elevato grado di connettività
che le ICT permettono di implementare a livello di comunicazioni tra le
diverse unità aziendali (o tra queste e i partner delocalizzati), sulla
capacità di digitalizzare informazioni complesse e multimediali e sulla
corrispondenza maggiore possibile tra l’ampiezza dell’audience - ossia delle persone che scambiano informazioni - e la ricchezza informativa che è composta di sei diversi aspetti fondamentali:



1. la capacità di comunicazione, intesa come la quantità di informazione che si può trasferire in un dato momento;


2. il grado di personalizzazione delle informazioni;


3. l’interattività;


4. l’affidabilità;


5. la sicurezza;


6. la tempestività.



Tanto nel caso della componente “immateriale” e informativa della
produzione quanto in quello della Ricerca & Sviluppo,
l’applicazione ICT può portare a significativi miglioramenti:



- la realizzazione di efficaci meccanismi di trasferimento della conoscenza codificata tra unità geograficamente distanti;


- la creazione di forme di compresenza,
seppur a distanza, tra gli individui coinvolti, per favorire la
circolazione di quella parte di conoscenza che non è codificabile e
traducibile in documenti;


- il monitoraggio qualitativo e quantitativo dell’attività decentrata, onde massimizzarne la produttività;


- lo sviluppo di processi di apprendimento collettivo, in cui le diverse unità contribuiscano al complessivo accrescimento del patrimonio conoscitivo dell’organizzazione;


- il trasferimento del risultato della “produzione” o della ricerca all’intera organizzazione.



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