Il web 2.0 ci ha abituato a condividere di tutto: bookmark, foto, filmati, diari personali (AKA blog), presentazioni powerpoint.
Adesso è arrivato il momento di condividere anche i nostri fogli di calcolo (e le relative visualizzazioni).
Da
qualche mese a questa parte sono uscite due interessantissime
applicazioni che potremmo definire utili per il datasharing, ovvero per
la condivisione di fogli di dati e della loro relativa rappresentazione
grafica.
Se la cosa vi sembra divertente come una fila all’ufficio postale per pagare una bolletta dovrete ricredervi.
Primo perchè prima o poi nella vita vi capiterà di aver a che fare con
una matrice di dati da interpretare, analizzare, studiare, eccetera
eccetera.
Secondo perchè i dati sono una forma di comunicazione e se sono
rappresentati in forma grafica, questa rappresentazione è molto potente.
Si dice che un’immagine vale più di mille parole. Vero.
Allora un grafico vale più di mille numeri.
Il primo servizio è Swivel, definito dai suoi fondatori (Dmitry Dimov e Brian Mulloy) come il “YouTube dei dati”.
Mai paragone fu più azzeccato: prima perchè il sito ha un “gusto” molto
web 2.0, secondo perchè una volta loggati l’interfaccia di
amministrazione/visualizzazione è molto simile al famoso sito di
videosharing.
Un altro sito per il datasharing piuttosto interessante è Many Eyes.
E’ un progetto dei laboratori IBM che fa riferimento a Martin Wattenberg e Fernanda Viegas, già autori dello strepitoso History Flow, progetto per la visualizzazione delle modifiche apportate ad alcune voci di Wikipedia.
Many Eyes è un po’ diverso da Swivel: si possono fare le stesse cose di
base (ricerca, condivisione, visualizzazione) con la differenza che non
si possono comparare i dataset e non è previsto (per ora) la
possibilità di usare dataset da mantenere riservati.
Many Eyes però fa qualcosa in più: ha un numero maggiore di
visualizzazione dei dati, anche dati in formato testo (cosa che Swivel
non fa).
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